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Tips and tricks - Suggerimenti e trucchi

Questa sezione cerca di dare una risposta alle domande ricorrenti che ci giungono. Molte volte i problemi che si riscontrano con le elettroniche valvolari sono facilmente risolvibili anche da una persona non troppo esperte. Quando vi accingete a compiere una qualsiasi operazione su apparati che comunque funzionano a tensioni alte abbiate tutte le accortezze del caso e non mettetevi in pericolo. Ricordate sempre che un apparato valvolare anche se disalimentato potrebbe avere ancora i condensatori carichi, quindi conservare la sua pericolosità. Se volete porci una domanda guardate di seguito. Magari troverete la risposta.

Intanto tracciamo delle linee guida per la riparazione elencando i problemi più comuni che si manifestano per invecchiamento o semplicemente per componenti di scarsa qualità o scelte progettuali.

Una delle principali differenze fra un apparato economico e uno realizzato come si deve è proprio nella durata. Io ho un amplificatore Perreaux che pesa 40Kg e ha 35 anni di vita (2020) ma va ancora perfettamente e internamente non presenta alcun segno di invecchiamento. Lo stesso potete aspettarvi da un McIntosh, un Mark Levinson o da un Accuphase (tanto per citarne alcuni) che sono marchi che hanno fatto della qualità la loro bandiera. Il costo purtroppo li rende inavvicinabili per i più, anche usati costano come un'automobile di media cilindrata.

Domanda

Sono un principiante e ho costruito 3 amplificatori  valvolari ma chi più chi meno ronzano tutti. Dove sbaglio?

Risposta

Un amplificatore di solito ronza per i seguenti motivi:
- Alimentazione poco filtrata o condensatori di filtro insufficienti o dalle caratteristiche degradate
- Punto di massa unico per tutto il circuito mancante
- Scarsa schermatura del preamplificatore
- Preamplificatore a ridosso del trasformatore di alimentazione
- Mancato twistaggio dei fili di alimentazione dei filamenti (nel caso che questi siano alimentati in alternata)
Ovviamente se ronzano tutti il difetto è sistematico, quindi presente in tutti. Io procederei nel seguente modo: prima di tutto individua lo stadio in cui entra il ronzio mettendo a massa tramite un condensatore prima l'ingresso e poi una sezione per volta la griglia di ogni singolo stadio amplificatore, fino ad arrivare alle valvole finali. Una volta individuato lo stadio analizzare le sopra esposte criticità.

Domanda

Il mio amplificatore dopo un periodo di buon funzionamento ha progressivamente perso i bassi, ovvero non riproduce tutta la gamma bassa come dovrebbe. Sembra che abbia a monte un filtro che taglia i bassi.

Risposta

In genere questo tipo di comportamento è dovuto ad un esaurimento dei catodi delle valvole finali. Le note basse per essere riprodotte necessitano di molta potenza/corrente anodica che la valvola non è più in grado di dare. Cambia le valvole finali.

Domanda

Ho appena ultimato un amplificatore per chitarra elettrica, fatto rispettando fedelmente lo schema di un noto amplificatore per chitarra. L'amplificatore funziona, tuttavia tende ad andare in auto oscillazione e distorce. Guardando il segnale in uscita con un oscilloscopio ho scoperto che tende ad oscillare a frequenze ultrasoniche. Dove ho sbagliato?

Risposta

Se hai rispettato fedelmente lo schema di un amplificatore funzionante, dando per scontato che non ci siano banali errori, l'errore può essere solo nel cablaggio. Normalmente tali inconvenienti sono frutto di una massa distribuita. La massa deve essere presa per tutti i circuiti in un unico punto.

Domanda

Ho un amplificatore finale a valvole termoioniche, accendendolo ho notato che emetteva un forte ronzio proveniente dai trasformatori. Come posso rimediare?

Risposta

Prima di tutto occorre serrare le viti dei trasformatori, quelle che mantengono serrato il pacco lamellare. Se ciò non bastasse esistono varie tecniche per ridurre il rumore meccanico agendo per via meccanica. Ve le elenchiamo brevemente:

  • Immersione del trasformatore in resina epossidica e impregnazione sottovuoto. Si tratta di una tecnica che viene messa in atto in una cella sottovuoto. Il trasformatore dentro la cella viene immerso nella resina epossidica, poi la cella sottovuoto viene riportata a pressione ambiente e la resina viene spinta dalla pressione all'interno del trasformatore. Questi viene estratto dal bagno e messo ad essiccare.

  • Il trasformatore viene messo a bagno in una pentola piena di paraffina liquida, oppure cera d'api oppure gommalacca. Questa entra all'interno e si fissa fra i lamierini riducendo i giochi e attenuando la vibrazione.

  • Verniciatura del pacco di lamierini con vernice che una volta essiccata blocca l'oscillazione dei lamierini.

Occorre valutare le varie soluzioni anche dal punto di vista estetico oltre che funzionale, soprattutto qualora si operi su amplificatori di un certo pregio che devono mantenere l'aspetto originale.

Domanda

Ho un amplificatore finale a valvole termoioniche, accendendolo ho notato che emetteva forti scricchiolii in uscita sugli altoparlanti. Smontando le valvole e rimontandole il difetto è cessato. Cosa è successo??

Risposta

Semplicemente, col tempo e le sollecitazioni termiche si è creato un po' di ossido fra uno zoccolo e la valvola che ospita. Smontando e rimontando le valvole il semplice sfregamento dei piedini delle valvole sullo zoccolo ha rimosso la patina di ossido e ripristinato il contatto. Questo genere di falsi contatti è abbastanza comune nei connettori e negli zoccoli.

Domanda

Ho un amplificatore per basso con finale push-pull con due valvole EL34. Una delle due valvole dopo qualche minuto di funzionamento senza collegare lo strumento, quindi senza segnale di ingresso ha l'anodo che diventa rosso. Cosa potrebbe essere?

Risposta

In genere questo tipo di malfunzionamento è dovuto ad una errata polarizzazione della griglia di controllo della valvola incriminata dovuta al condensatore di accoppiamento con lo stadio precedente che è andato in perdita. Sostituire i condensatori di accoppiamento.

Domanda

Ho un amplificatore a valvole che funziona in modo egregio, tuttavia ruotando il potenziometro del volume emette talvolta forti scricchiolii udibili sulle casse acustiche.

Risposta

Si tratta di un difetto tipico, il cursore del potenziometro non scorre più correttamente sul supporto conduttivo. Le soluzioni sono due, la più ovvia è sostituire il potenziometro, la seconda è utilizzare uno spray disossidante secco per contatti che va spruzzato dentro da una delle feritoie presenti sulla carcassa del potenziometro utilizzando una cannuccia che in genere è in dotazione con lo spray. Nel contempo occorre ruotare ripetutamente il potenziometro. La stessa cosa va fatta in caso di falsi contatti degli interruttori o commutatori.