Casse Acustiche/Diffusori Acustici
Indice Argomento Corrente |
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1 - Cosa si intende per cassa acustica (o diffusore acustico che dir si voglia)
Per cassa acustica si intende un sistema di diffusione del suono che comprende un certo numero di altoparlanti (da uno a molti) e di filtri, montati su una struttura idonea a ottimizzarne il rendimento.
Eccezionalmente, è montato nella cassa acustica anche l'amplificatore finale, in questo caso vengono chiamate casse acustiche amplificate.
Strutturalmente, nella norma, si tratta di un parallelepipedo di legno o altro materiale adatto caratterizzato da un adatto volume interno libero.
Questo come norma, in realtà ne esistono di tutte le forme (dalla piramide al dodecaedro a facce pentagonali simmetriche, passando per il cilindro, il cono e la sfera) e materiali possibili, come ad esempio il cemento, il marmo, i polimeri plastici.
Sostanzialmente si dividono in tre categorie principali, in funzione dell'utilizzo o meno dell'onda prodotta dalla membrana dell'altoparlante adibito alla riproduzione dei bassi (woofer) nel volume interno della cassa:
- casse bass-reflex
- casse chiuse o pneumatiche
- casse bipolari
Per quello che riguarda invece i medi e gli acuti non vi è distinzione fra i diversi tipi di cassa e non rappresentano un elemento critico nella costruzione della stessa.
Caso particolare è la cassa monovia con altoparlante a larga banda che ha un solo altoparlante o più dello stesso tipo, in grado di riprodurre tutte le frequenze della banda audio.
2 - Casse Chiuse o a Sospensione Pneumatica
| Il volume interno della cassa è completamente separato dallo spazio esterno, l'onda prodotta dall'altoparlante all'interno viene (in una cassa perfetta) completamente assorbita. Questo presuppone che all'interno ci sia uno strato di materiale assorbente e la cassa sia priva di elasticità, quindi completamente rigida. |
3 - Casse bass reflex a labirinto
| Il volume interno della cassa non è completamente separato dallo spazio esterno, l'onda prodotta dall'altoparlante all'interno viene riportata in fase con quella esterna e poi reimmessa all'esterno. Questo grazie ad un percorso interno, detto labirinto. Questo è possibile per un range molto ristretto di frequenze, quindi il percorso del labirinto caratterizzato da una lunghezza ben specifica riporta in fase solo un ben determinato range di frequenze e deve essere correttamente calcolato. Si usano perché hanno una maggiore efficienza sui bassi. |
4 - Casse "bass reflex" a tubo accordato (risonanza di Helmholtz)
| Questo tipo di cassa impropriamente denominato "bass reflex" in realtà non lo è affatto, il tubo non viene utilizzato per riportare in fase l'onda posteriore dell'altoparlante ma per risuonare su una precisa frequenza ed il suo intorno. In questo range il sistema si comporta come una canna d'organo, entra in risonanza con l'altoparlante e ne aumenta l'escursione della membrana. Quindi l'effetto è quello di aumentare il rendimento in un preciso range di frequenze avente una frequenza centrale su cui è accordato il tubo. Il tubo per questo può avere anche l'uscita posta sul retro della cassa. In qualche caso si può utilizzare più di un tubo, accordati su frequenze diverse per aumentare il rendimento su un range di frequenze più esteso. |
5 - Casse bipolari
| Questo tipo di diffusore (che non si può per ovvi motivi chiamare "cassa") è costituito da un pannello di grandi dimensioni con al centro montato un altoparlante. L'isolamento fra onda anteriore e posteriore viene ottenuto aumentando la distanza fra l'emissione anteriore e posteriore con il pannello per evitare un corto circuito acustico. |
6 - Struttura della cassa acustica
In linea di massima il diffusore deve essere costruito per evitare che abbia delle risonanze che possono esaltare alcune frequenze rendendo la risposta in frequenza non uniforme. In genere le componenti che possono entrare in risonanza sono le pareti e il volume interno. Per evitare fenomeni di risonanza sul volume interno in genere viene ricoperta la parte interna di materiale fonoassorbente, come lana di vetro, lana di roccia (in passato) o polimeri plastici adatti allo scopo. Per quello che riguarda le pareti viene impiegato del materiale il più inerte e rigido possibile, come, ad esempio per le fasce economiche il mediodenso e per le casse più costose il comprexilon (legno pressato ad alto peso specifico). Alcune casse usano spessori differenziati per le pareti interne, ricavando per fresatura un volume sferico all'interno di un cubo. In questo modo lo spessore della parete è assolutamente disomogeneo e si evitano tutte le risonanze legate allo stesso. In alcuni casi vengono usati anche degli smorzatori dinamici, come ad esempio altoparlanti non alimentati con la bobina collegata su una resistenza che in corrispondenza di una risonanza presentano una più ampia escursione della membrana che si traduce in una potenza prodotta e dissipata sulla resistenza maggiore, quindi un maggior smorzamento per quella frequenza. Tuttavia, più la cassa è inerte e lineare più in genere ha una bassa sensibilità, quindi richiede una potenza elevata di pilotaggio. | Esempio di cassa in mediodenso cubica con all'interno uno spazio sferico ricavato per fresatura. In questo caso le pareti della cassa hanno spessore variabile ed è estremamente improbabile che possano risuonare. L'altoparlante nella sezione mediana è allineato alla superficie della sfera. L'unica possibile risonanza è legata al volume interno. Le possibili riflessioni si possono all'interno si possono ulteriormente smorzare rivestendo l'interno con della lana poliestere. Dal punto di vista concettuale è la miglior cassa, dal punto di vista dei costi di produzione è la peggiore!! | |