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Per iniziare analizziamo le fonti classiche che generano il segnale elettrico che poi amplificheremo, per capire quanto amplificare e i limiti connessi a questa operazione.
A destra possiamo vedere la classica catena HI-FI con i componenti più moderni in giallo.
I dischi in vinile e il suono analogico: tutto quello che vorreste sapere sui dischi in vinile e molto altro.
Il vinile, prima dell'avvento del CD era la fonte per eccellenza e per molti audiofili tale è rimasta.
Radio: la radio o tuner stereo FM che dir si voglia altro non è che un giradischi remotizzato, in quanto in generale la fonte del suono utilizzata dalla radio era costituita, prima dell'avvento del digitale dal vinile.
Nastro Magnetico: veniva ascoltato con la piastra di registrazione altrimenti detto riproduttore di nastri.
I nastri venivano registrati dal vinile o prodotti in originale.
I CD e il suono digitale: l'avvento del digitale, limiti e pregi.
I file MP3 sono l'ultimo arrivato, si riproducono con un mp3 player che può essere anche uno smartphone.
Sono considerati come la peste dagli audiofili ma hanno una diffusione enorme in quanto è possibile distribuirli direttamente con internet senza nessun tipo di supporto fisico.
Computer e convertitore per riprodurre vari file audio.
Esistono dei convertitori D/A (DAC=Digital to Analog Converter) di buon livello esterni che possono riprodurre vari formati (WAV,AIFF,APE,WMA,quicktime ecc.) con una qualità potenziale (dipende dalla qualità della registrazione) molto maggiore del CD audio.
Qui è opportuno usando un neologismo in voga in questo periodo parlare di "musica liquida" ovvero non legata a nessun tipo di supporto.
Questo tipo di musica può essere distribuita via internet e riprodotta anche con un computer abbinato ad un DAC oppure utilizzando con qualche sacrificio a livello di qualità , la scheda audio presente all'interno di tutti i computer moderni.
Nota: nel disegno sopra è anche riportato il Preamplificatore RIAA perché, nonostante sia a volte integrato nel preamplificatore o nell'amplificatore integrato (amplificatore così chiamato in quanto questi contiene sia il preamplificatore che l'amplificatore in un unico contenitore) molti preferiscono averne uno dedicato e magari costruito appositamente per il proprio giradischi.
E' stato anche messo in evidenza nel preamplificatore il selettore S1 che serve per selezionare l'ingresso attivo.
Si ricorda che i componenti in giallo sono quelli ultimi arrivati in una catena di amplificazione HI-FI stereo.
Riassunto delle sorgenti tipiche del suono
Tipologia | Tipo di sorgente | Livello del Segnale in Uscita |
Disco in Vinile e Giradischi | Analogica | Da qualche mV a decine di mV dipendente dal tipo di testina utilizzata |
Radio | Analogica | Da qualche centinaio di mV a 1V dipendente dal Tuner utilizzato |
Riproduttore di cassette o bobine e nasco magnetico | Analogica | Da qualche centinaio di mV a 1V dipendente dall'apparecchio |
Lettore CD | Digitale | 1V |
Riproduttore MP3 | Digitale | 1V |
Computer e DAC (musica liquida) | Digitale | 1-2V |
In questo caso trattiamo di strumenti musicali, quelli che vengono impiegati per produrre il suono che poi ascolteremo con il nostro impianto Hi-Fi.
In special modo tratteremo gli strumenti più diffusi, la chitarra elettrica solid body e il basso elettrico, non tratteremo gli strumenti acustici microfonati in quanto non producono direttamente un segnale elettrico ma si avvalgono per l'amplificazione dell'uso di un microfono.
Strumento: si tratta ovviamente di una chitarra, di un basso elettrico o di qualsiasi strumento dotato di pickup.
Preamplificatore/effetti: Questa parte serve per preamplificare ma anche per introdurre effetti sul suono allo scopo di arricchirlo di armoniche.
In genere queste due funzioni in questo punto sono fuse, nel senso che la preamplificazione viene attuata con circuiterie fatte allo scopo di NON limitare la distorsione come invece si farebbe in una catena Hi-Fi.
Amplificatore: in questo stadio il segnale acquisisce la necessaria potenza per essere poi inviato ai diffusori.
Anche in questo stadio è possibile in genere (non è una regola) introdurre degli effetti attraverso un circuito (send/return) atto allo scopo, in cui il "send" è una uscita da cui si preleva il suono da trattare che poi rientra in "return" che è un ingresso.
Diffusore: si tratta di un sistema di uno o più altoparlanti (anche 8 nel caso del basso elettrico) atto a diffondere il suono nell'ambiente circostante.
In genere per una successiva amplificazione viene posto un microfono in prossimità del diffusore.
Il principio cardine che occorre conoscere nel caso della amplificazione e diffusione del suono di uno strumento è che tutto concorre al risultato finale, addirittura gli altoparlanti sono fatti in modo tale da introdurre delle colorazioni timbriche (in altre parole distorcono).
I musicisti amano produrre sonorità classiche ma anche suoni inediti e questo da un notevole margine di manovra in cui la distorsione viene scrupolosamente ricercata.
Essendo un argomento molto articolato si è resa necessaria la creazione di questo sottomenu per meglio raccordare le varie parti.
Vi consigliamo di leggere le varie parti nell'ordine in cui ve le proponiamo, a meno che non abbiate già una conoscenza articolata dell'argomento.
Catena di amplificazione e componenti costituenti
Preamplificatore a valvole termoioniche:Circuiti di Ingresso
Preamplificatore a valvole termoioniche:Amplificatore di Linea
Invertitore di fase a valvole termoioniche
Stadio finale di potenza a valvole termoioniche
Variazioni sul tema: amplificatore a separazione di toni
Variazioni sul tema: amplificatore OTL (ovvero il delirio dell'audiofilo)
Altoparlanti: l'ultimo anello della catena di amplificazione del suono